Azienda

Un traguardo importante

Il nostro primo ricordo...

Ogni azienda ha la propria storia. La storia di FOP coincide con quella dei fratelli Canali che l’hanno ereditata dal padre Osvaldo e l’hanno fatta crescere, condividendo fatica e soddisfazioni.

Ancora oggi, come 50 anni fa, la forza della "Fabbrica Oggetti in Plastica" di Cessalto sta nelle persone, nella loro capacità di "fare squadra", di portare avanti un progetto comune, fondato su valori fortemente radicati nel territorio ma che guarda lontano, verso i mercati internazionali.

Qual è il vostro primo ricordo della FOP?

Giovanni: Una fabbrica che a me bambino di 6/8 anni sembrava immensa con macchine, materie prime e scaffali, anche se era di soli 600 mq!

Roberto: Anche il mio primo ricordo alla FOP risale a quand’ero bambino. Durante il periodo di vacanza estivo, per darci "un’abitudine al lavoro", nostro padre ci portava in fabbrica perché potessimo contribuire con il poco che potevamo fare allora: pulizie, ordine del laboratorio... ed io in particolare andavo spesso con lui dai clienti nei mobilifici per vedere direttamente le realtà con le quali lavorava.

Franco: Mi ricordo che all’età di 12/13 anni, proprio durante le vacanze estive, nostro padre ci obbligava ad “andare a lavorare”. Il mio consisteva nello sgranare dei pezzi dalla materozza, vuol dire che i pezzi che uscivano dalla macchina, io li dovevo prendere in mano tutti quanti e dividerli uno ad uno... e proprio non mi piaceva!

In quale occasione avete deciso di dedicarvi allo sviluppo dell’Azienda di famiglia?

Giovanni: Non credo ci sia stato un momento prevalente, è stato un naturale processo di coinvolgimento. All’interno dell’attività fin da bambino, da piccoli lavoretti e crescendo passo passo.

Roberto: Sì il tutto è avvenuto con molta naturalezza come fosse una normale conseguenza del fatto che dovevamo, noi fratelli, cercare di rimanere assieme perchè “l’unione fà la forza” come quotidianamente ci veniva detto. Perchè volevo dimostrare di essere capace quanto mio padre e dimostrargli, in un momento particolare per la nostra famiglia, che anch’io ce la potevo fare... Quando le sue condizioni di salute si erano notevolmente aggravate, e quindi eravamo noi l’unica possibile alternativa.

Franco: Dopo un anno circa che avevo finito la scuola, la salute di nostro padre vacillava, e visto che ero sempre stato abituato a stare insieme ai miei fratelli, mi è venuto normale dedicarmi insieme a loro a sviluppare la nostra azienda.

Avete sempre avuto come obiettivo / vocazione l’attività imprenditoriale o avete coltivato in gioventù altre aspirazioni?

Giovanni: Potrei dire che da bambino volevo fare il pompiere... ma la verità è che il forte coinvolgimento nell’attività di famiglia ha guidato la scelta di vita che tuttora condivido con Franco e Roberto.

Roberto: All’inizio mi affascinava la brillantezza e la capacità che avevano i venditori, ma soprattutto il riferimento era sempre nostro padre, il numero uno dei venditori! Poi ho iniziato ad avere coscienza della potenzialità che noi fratelli avevamo, riuscendo a trovare tra di noi un equilibrio soprattutto nei ruoli. ...Sì, la vocazione probabilmente l’ho sempre avuta.

Franco: Io credo che la vocazione imprenditoriale uno c’è l’abbia insita nel proprio DNA, nel mio caso è stato facile perché ho sempre avuto esempi davanti a me: nostro nonno prima, nostro padre poi, mi hanno insegnato che bisogna credere alle proprie idee e far di tutto per realizzarle con tantissima dedizione e sacrificio.

Quali erano, per il fondatore dell’azienda, gli obiettivi principali degli esordi? Pensate di aver rispettato e proseguito questo iniziale obiettivo oppure - anche a causa delle contingenze storico-economiche - è cambiato nel corso degli anni?

Giovanni: Credo che il senso di impegno, la responsabilità verso tutti coloro con cui operiamo (e nei nostri stessi confronti) e la costanza necessaria al raggiungimento dei risultati siano stati, assieme al senso di famiglia, quanto di più caro ed importante possiamo aver imparato ed ereditato da nostro padre. Credo che gli obiettivi che hanno animato gli esordi siano tuttora vivi e presenti.

Roberto: Penso che la volontà fosse anche quella di poterci offrire un futuro in un’azienda fortemente insediata nel territorio. Credo di aver rispettato e proseguito l’obiettivo iniziale adattando l’azienda alle esigenze del mercato, e per il momento, superando abbastanza bene le traversie economiche che in questo momento stiamo attraversando.

Franco: Credo che per nostro padre l’importante fosse creare una ricchezza per il territorio. Penso di aver rispettato quelli che erano gli obiettivi degli esordi: ci è stato insegnato che l’azienda è la nostra casa, quindi abbiamo sempre pensato alla FOP non solo come ad una fabbrica, ma abbiamo cercato di creare un ambiente familiare, nel rapporto con le persone, nel renderci sempre disponibili e cercando di migliorare quotidianamente sia noi che i nostri collaboratori.

Avete un sogno particolare legato al vostro lavoro in Azienda?

Giovanni: È quello di crescere e progredire, imparando ed insegnando.

Roberto: Uno in particolare è quello di poter diventare, nella nostra nicchia di mercato, “i numero uno”. Poi, ma non dopo, quello di far crescere l’azienda non solo come dimensioni, ma anche culturalmente, legandola al territorio in cui operiamo con molti collaboratori capaci e lungimiranti.

Franco: Il mio sogno è quello di riuscire a creare insieme ai miei fratelli un’azienda importante, non tanto per il fatturato, ma perché abbiamo una capacità di innovare e creare dei prodotti che gli altri non riescono a fare: diventare un’azienda di eccellenza. Fare in modo che il lavoro sia sempre più un piacere personale e un progetto collettivo, condiviso con tutti i collaboratori.

Pensate che il rapporto ed il legame fra voi fratelli rappresenti un punto di forza per la FOP e per le prossime future sfide che intraprenderete?

Giovanni: Assolutamente sì, dividere impegni particolarmente gravosi e moltiplicare forza ed impegno per tre possa essere veramente il fattore determinante.

Roberto: Sì, il lavorare assieme tra noi fratelli è sicuramente stato un punto di forza. Le prossime sfide che intraprenderemo sono sviluppare commercialmente i mercati esteri ed in particolare i mercati russo e indiano con l’inserimento di nuovi articoli frutto di ricerca e design.

Franco: Sono assolutamente convinto che il legame con i miei fratelli sia il fondamento della nostra forza. Credo che insieme non ci sia obbiettivo che non si possa raggiungere.